Gesù
Verbo di Dio (Parola vivente di Dio Padre) si è
fatto uomo e nella sua umanità è nato
dalla Vergine Maria. Il concilio di Calcedonia, dellanno
451, condanna i monofisiti, i quali sostengono che nellincarnazione
la natura umana viene assorbita in quella divina e quindi
ammettono in Cristo una umanità solo apparente.
Il concilio formula una professione di fede, molto precisa
nel linguaggio e destinata ad avere una grande importanza
storica.
«Noi insegniamo a confessare un solo e medesimo
Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo, perfetto
nella sua divinità e perfetto nella sua umanità,
vero Dio e vero uomo, [composto] di anima razionale
e di corpo, consustanziale al Padre per la divinità
e consustanziale a noi per lumanità, simile
in tutto a noi, fuorché nel peccato, generato
dal Padre prima dei secoli secondo la divinità,
e in questi ultimi tempi per noi e per la nostra salvezza
da Maria Vergine e Madre di Dio, secondo lumanità,
uno e medesimo Cristo Figlio Signore unigenito; da riconoscersi
in due nature, senza confusione, immutabili, indivise,
inseparabili, non essendo venuta meno la differenza
delle nature a causa della loro unione, ma essendo stata,
anzi, salvaguardata la proprietà di ciascuna
natura, e concorrendo a formare una sola persona e ipòstasi;
egli non è diviso o separato in due persone,
ma è un unico e medesimo Figlio unigenito, Dio,
Verbo e Signore Gesù Cristo».
Questanno nella nostra comunità, il Consiglio
pastorale parrocchiale ha scelto il tema sullumanità
e la divinità di Gesù come linea guida
per il percorso spirituale. Vogliamo riscoprire leredità
teologica e spirituale del Concilio di Calcedonia. Non
si tratta di una riscoperta imprigionata nei ragionamenti
intellettuali, ma vogliamo fare risplendere i tratti
della divinità e dellumanità di
Gesù nella nostra comunità.
Storicamente parlando e alla luce del Vangelo, Gesù
Figlio di Dio ha vissuto come noi in questo mondo. I
suoi gesti e le sue parole erano modi umani di comunicare.
Ha condiviso con noi i sentimenti e le emozioni che
abitano ogni essere umano. Ha provato la sete (un esempio
quando incontrò la samaritana sul pozzo di Giacobbe
cf., Gv4, 1-30 ) e la fame (il Vangelo dice che Gesù
aveva fame per esempio quando ha maledetto il fico perché
non aveva i frutti, cf., Mc11, 12-14). Ha vissuto legami
di amicizia con i suoi discepoli e in particolare con
la famiglia di Marta, Maria e Lazzaro. Ha pianto di
fronte alla morte di persone care (il pianto di Gesù
per la morte di suo amico Lazzaro: cf., Gv11, 35). Ha
provato la rabbia (quando scacciò i venditori
dal tempio Mt21, 12-17//Mc11, 15-19; Lc19, 45-48; Gv2,
13-25) e ha sofferto sulla croce. In breve, Gesù,
Figlio di Maria e di Giuseppe ha vissuto tutte le dimensioni
della vita umana. Ma alcuni aspetti della sua vita hanno
fatto risplendere il suo volto divino. Un esempio eclatante
è
stato la sua morte sulla croce. Lo stupore del centurione
fa uscire dalle labbra le parole che rivelano la sua
intuizione e la sua fede nate in quel infrangente di
tempo: veramente questuomo era figlio di
Dio (cf., Mt27, 54; Mc15, 39; Lc23, 47-48).
Per noi che ragioniamo sempre seguendo il filo dei ragionamenti
umani, la difficoltà del nostro tema sta nellaccettare
i tratti umani di Gesù Figlio di Dio. Ci sembra
che sminuiscano la sua divinità. Per di più,
nei nostri schemi e modi di pensare, Dio è Potente,
Onnipotente, sopra ogni cosa. Un Dio alla pari con luomo
non è concepibile. Eppure, se usciamo dai nostri
schemi e ragionamenti, il tema è molto affascinante.
Dio si è manifestato in quei tratti umani, comprensibili
alluomo perché ogni essere umano in un
modo o nellaltro li sperimenta, li vive sulla
sua pelle. Guardando Gesù, vero Dio e vero uomo,
possiamo scoprire che Dio ha scelto di parlarci dentro
la nostra umanità. Per capire chi è Dio,
dobbiamo cercare di capire chi è luomo
Gesù nella sua umanità. E capendo lumanità
di Gesù, scopriamo la nostra umanità.
Quindi vogliamo scoprire luomo Gesù per
scoprire Dio. Perché i tratti dellumanità
di Gesù ci svelano i tratti umani di Dio.
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